The Wonder of You. È probabile che Robbie Williams abbia invidiato molto Elvis Presley non tanto per la fama quanto perché questa canzone è diventata l’inno del suo amato Port Vale, club di cui si parla pochissimo, nascosto nel seminterrato della Football League, e che soprattutto non ha mai vinto niente, forse perché offuscato dai vicini dello Stoke City che qualche chilo di argenteria in più lo hanno messo in vetrina. In realtà Port Vale non è nemmeno il nome del sobborgo dove gioca la squadra, ubicata a Burslem, spesso pronunciato Bozley, segmento di contea e brughiera spinosa, per diversi anni quasi paradossalmente sperduto nel centro dell’Inghilterra, nonostante vanti il titolo di “madre” delle ceramiche. Oh, sappiamo certamente che il 1876 sia l’anno di fondazione dei bianconeri listati di ambra, meno chiara è la genesi del nome ancora oggi dibattuta in qualche discussione da pub. Un’ipotesi fa richiamare Port Vale a un canale nei pressi di Burslem che offriva una sorta di molo a modeste imbarcazioni, altri sostengono che il sodalizio è stato creato a seguito di un incontro tenutosi in un edificio chiamato Port Vale House in Burslem’s Limekiln Road e in effetti se si va a cercare il primo impianto di gioco dei “Valiants”, si nota l’ubicazione nei pressi di questa strada. Da lì si trasferirà in almeno un paio di ameni terreni fino a trovare definitivo alloggio al Vale Park in Hamil Road, impianto inaugurato nel 1950 e costruito a ridosso della linea ferroviaria. Ora andiamo al nodo e al vasetto sul crest. Beh, se il vasetto fa chiaro riferimento alla ceramica, il nodo pare richiamare il cappio alla corda, indicazione che la zona sul finire del secolo XIX pullulava di disgraziati da mettere al capestro. Vittorie? Il trofeo della quarta divisone 1954 e una sliding door, sempre di quell’anno, in cui giocavano Albert Mullard, un ex prigioniero di guerra, il portiere Ray King, gli indimenticabili fratelli Phil, Jess e Roy Sproson (una storia di famiglia con oltre 1700 presenze e una doverosa statua a loro tributo davanti agli ingressi della Main Stand), il centrocampista Colin Askey, Freddie Steele, Ken Griffiths, Derek Tomkinson e il capitano Tommy Cheadle altro nome inciso nelle pietre lisce di Burslem. Finiranno campioni della Quarta divisione e (ecco la biforcazione del destino) se quella rete segnata da Leake Albert nella semifinale di FA Cup al Villa Park contro il WBA annullata per un controverso fuorigioco fosse stata assegnata chissà cosa sarebbe successo. Altri nomi da spendere sono quelli del manager John Rudge che al seguito della retrocessione al di sotto dell’asticella del professionismo agli inizi degli anni ‘80 grazie alle reti del prolifico gallese Andy Jones riportò qualche stagione dopo il Vale un paio di categorie più su perdendo una sola volta in due anni a Vale Park. Su Andy Jones va aperto un mini capitolo. Capigliatura e postura al passo con i tempi, era un attaccante massiccio acquistato nell'estate del 1985 al compimento dei 21 anni dal modesto Rhyl per appena 3.000 sterline. Segnò subito contro lo Stoke diventando immediatamente un eroe per i fan del Vale. Fu l'inizio di una storia d'amore breve, intensa e mai conclusa. Perché a distanza di quarant’anni, al Vale Park provano ancora affetto per questo ragazzone ceduto al Charlton Athletic che in First Division segnerà subito ben 18 gol diventando capocannoniere del club festeggiando la convocazione nella nazionale gallese con una tripletta nella vittoria per 6-1 in casa del Fulham. Quando la nazionale gallese andò a giocare una partita in Finalndia Jones era già apparso sulla rivista di calcio "Match Weekly" e centinaia di tifosi del Vale andarono a vedere l'incontro a Helsinki. In coppia con una leggenda come Ian Rush e davanti a uno striscione che recitava: "Dai Jones scortica i finlandesi", lui gli ha debitamente accontentati con uno splendido tiro al volo in rete per un complessivo 4-1 a favore del "Red Dragon" (quello che Merlino sveglierà quando il paese sarà in pericolo). Negli highlights televisivi, nientemeno che George Best dichiarò che Jones sembrava davvero un bel talento. Negli uffici di Vale Park c’è appesa una fotografia della sua ultima partita casalinga quando Jones ne fece addirittura cinque contro il povero, malcapitato Newport County. Già a metà all'intervallo il risultato diceva “Jones” 5 - Newport 0. Avrebbe potuto segnarne 15, disse qualcuno in preda a comprensibili visioni mistiche miste al luppolo. I Valiants in questo campionato sono partiti benissimo, chissà... “And you're always there to lend a hand In everything I do That's the wonder The wonder of you”
Iscriviti a:
Post (Atom)
LIVING THE DREAM
“Sto andando a Gretna Green, e se tu non riesci a indovinare con chi, dovrò considerarti un’ingenua, perc hé c’è un solo uomo al mondo ch...
-
Quando la siderurgia inglese restò paralizzata, e scioperi e agitazioni si allargarono a macchia d'olio, i negoziati fra le Unions e la ...
-
Cercate una canzone da ascoltare in sottofondo leggendo questo racconto? diciamo "The Foggy Dew" di Sinead O'Connor e andiamo...
-
Chissà perché, quando scriviamo la parola estate abbiamo sempre la tentazione di associarla all’aggettivo “torrida”, forse pensiamo di aggh...